
Un fenomeno malavitoso che si annida in ogni settore della vita sociale e pregiudica la libera concorrenza – Un’attività delinquenziale che si infiltra facilmente nel commercio internazionale – Sempre più intensa la prevenzione delle Forze di polizia – Significativa l’analisi del report 2018-2022
La contraffazione è generalmente ritenuta una fattispecie criminale che non crea particolare allarme sociale, mentre, in realtà, rappresenta un fenomeno malavitoso assai pervasivo, che produce rilevanti danni per l’economia, crea rischi per la salute dei consumatori, pregiudica la libera concorrenza e attira gli interessi della criminalità organizzata.
Non mancano connessioni con immigrazione clandestina, evasione fiscale e contributiva, lavoro irregolare, reati ambientali, riciclaggio e reinvestimento dei proventi illeciti.
È un’attività delinquenziale che ha la capacità di adeguarsi, con rapidità, all’evoluzione del commercio internazionale, di cogliere lo sviluppo di nuove tecnologie e di adattarsi ai mutamenti degli orientamenti dei consumatori. Peraltro, i gruppi criminali che si dedicano al commercio di prodotti contraffatti sono in grado di adottare, velocemente, contromisure alle strategie di prevenzione e contrasto attuate dalle Forze di polizia. Ecco la pericolosità, da non sottovalutare, della contraffazione.
In tale contesto, i consumatori, talvolta, non sono consapevoli di acquistare prodotti contraffatti e, qualora, invece, abbiano tale consapevolezza, sottovalutano la potenziale pericolosità delle merci contraffatte, poiché esse sono fabbricate, per massimizzare i profitti, con materiali di scarsa qualità che pongono a serio rischio la salute dell’utente finale: materie prime scadenti, non testate o, in alcuni casi vietate, sono largamente usate per contraffare alimenti, farmaci, utensili, giocattoli, capi di abbigliamento e cosmetici.
Anche la pandemia ha inciso sull’evoluzione del fenomeno contraffattivo: i contraffattori, infatti, cogliendo l’opportunità di ulteriori guadagni, hanno da subito commercializzato online imitazioni di presidi medico chirurgici, mascherine, disinfettanti, medicinali falsificati e apparecchi medicali, che, lungi dall’essere efficaci, hanno rappresentato e possono rappresentare un serio rischio per la salute pubblica.
Proprio durante il periodo pandemico si è registrato un aumento significativo della contraffazione e della pirateria on line, poiché i consumatori hanno fatto un ricorso sempre maggiore agli acquisti su siti web, social network e piattaforme di e-commerce, determinando, in parallelo, anche l’incremento dell’offerta in rete di beni contraffatti.
L’espansione dell’e-commerce ha assunto dimensioni importanti grazie alla facilità con cui è possibile interfacciarsi con siti allocati in ogni parte del mondo, ove poter scegliere tra una infinità di prodotti e ricercare i prezzi più convenienti, comodamente dal proprio device senza spostarsi e senza preoccuparsi dell’orario di apertura del negozio fisico.
Non bisogna, poi, sottovalutare il cd. Metaverso, un universo digitale dove è possibile incontrare altri utenti, creare oggetti e proprietà virtuali, effettuare acquisti, partecipare a concerti, viaggiare ed altro ancora.
L’evoluzione del commercio verso l’online ha creato nuove sfide, anche perché la fase di trasporto della merce è effettuata attraverso il canale degli spedizionieri internazionali ed i prodotti, in maniera capillare, si spostano, rapidamente, in qualsiasi parte del mondo, dal venditore al consumatore, creando la conseguente necessità di affrontare il fenomeno in modo nuovo, attraverso una ampia e multidisciplinare collaborazione da parte degli attori pubblici e privati, che porti allo sviluppo di nuove mirate strategie operative comuni.
Le Forze di polizia italiane, proprio per la sensibilità ai fenomeni delinquenziali, che proviene dall’esperienza nella lotta al crimine organizzato, hanno subito dedicato la massima attenzione ai mercati online, predisponendo gli strumenti necessari per prevenire e contrastare efficacemente, sul piano operativo, la nuova minaccia criminale.
La collaborazione tra i vari organismi di polizia nel contrasto della contraffazione si sviluppa in seno al “Desk Interforze Anticontraffazione”, che si riunisce periodicamente presso il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, ufficio interforze del Dipartimento della P.S. del Ministero dell’Interno. Il consesso ha il compito di sviluppare sinergie operative e strategiche e vi partecipano i rappresentanti dei Comandi Generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, dell’A.N.C.I. (Associazione Nazionale Comuni Italiani), per il raccordo con le Polizie Locali, e della S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori), per gli aspetti inerenti alla pirateria multimediale.
Per lo sviluppo delle tematiche relative alla contraffazione online, alla realtà aumentata ed a tutte quelle attività criminali collegate al fenomeno, ma che si sviluppano in contesti virtuali, collaborano anche qualificati esperti del Servizio Polizia Postale e delle Telecomunicazioni.
Il monitoraggio delle attività svolte sul territorio dalle Forze di polizia e dalle Polizie Locali viene effettuato ricorrendo all’applicativo informatico WEB-Co.Ab. (Contraffazione e Abusivismo). La piattaforma è alimentata da tutte le Forze di polizia e dalle Polizie Locali dei capoluoghi di provincia, che inseriscono mensilmente i modelli statistici riepilogativi delle attività di contrasto effettuate in materia, secondo uno schema territoriale ben definito, in cui le Prefetture svolgono un fondamentale ruolo di raccordo e controllo.
Il WEB-Co.Ab. ha consentito di semplificare il più possibile le attività di inserimento dei dati e di estendere la rete di monitoraggio al maggior numero di operatori sul territorio, per avere un quadro d’insieme quanto più dettagliato sulla contraffazione in Italia.
La consolidata esperienza nella collaborazione con diversi attori impegnati nella lotta al fenomeno contraffattivo ha, recentemente, portato alla realizzazione del Report “La contraffazione – Evoluzione del fenomeno criminale sul mercato fisico e online (2018-2022)”, per offrire spunti di riflessione su questa complessa materia.
Il report rappresenta un’analisi sintetica dei risultati conseguiti nell’azione di contrasto alla contraffazione, all’abusivismo nel commercio e alla pirateria multimediale sul territorio nazionale, posta in essere dalle Forze di polizia e dalle Polizie Locali, negli anni dal 2018 al 2022, utile a comprendere l’andamento di questo insidioso fenomeno criminale.
Lo studio è stato realizzato con l’obiettivo di evidenziare la pervasività della contraffazione quale manifestazione criminale transnazionale, che si connota per il coinvolgimento della malavita organizzata, per il danno arrecato al sistema Paese, in termini di lesività per la reputazione del Made in Italy (nel 2020 ammonta, per le imprese, ad oltre 17 miliardi di euro, con un minor gettito per IVA, IRES ed IRPEF e dei contributi previdenziali per 4,8 miliardi di euro) e per le conseguenze negative sulla filiera dell’agroalimentare, comparto che ha un valore di produzione di oltre 60 miliardi di euro. Inoltre, il documento pone in risalto le ripercussioni sulla società civile, in termini di perdita di posti di lavoro e di pericolo per la salute dei cittadini.
Nell’elaborato sono inoltre evidenziate le nuove sfide rappresentate, come si diceva, dalla crescita della vendita dei prodotti contraffatti sulle piattaforme online e i possibili scenari connessi alla realtà aumentata (Metaverso) che hanno reso necessario individuare innovative strategie di prevenzione e contrasto da parte del law enforcement, che possono riassumersi nel concetto del “fare rete” con tutti gli attori impegnati nel prevenire e contrastare il commercio di prodotti usurpativi e nel predisporre mirate campagne educative.
Appare necessario affrontare tempestivamente le nuove sfide messe in campo dalla criminalità al fine di tutelare con efficacia i consumatori e le aziende.
Stefano Delfini
Dirigente superiore della Polizia di Stato
Direttore del Servizio analisi criminale