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Daniele Valle, vice presidente del Consiglio Regionale

By 23/02/2022Febbraio 25th, 2022No Comments

Al neo eletto, avvocato, abbiamo chiesto qual è il suo programma – Un ruolo di “forte responsabilità”- PDL: psicologo di base e dotazione per l’autonomia dei giovani – Cooperative di Comunità – Norme urbanistiche – Parità di genere anche in Regione

Il ruolo di vice-Presidente del Consiglio Regionale è un ruolo di grande responsabilità. Pur non essendo prettamente esecutivo, come invece accade per altre figure dell’amministrazione regionale, è un ruolo che deve essere interpretato con grande senso di responsabilità, in quanto chi lo detiene è chiamato a rappresentare l’istituzione nel suo complesso, tenendo sempre a mente i valori più alti che hanno ispirato e tuttora ispirano la storia della nostra Regione.
Nei prossimi due anni il mio compito primario sarà quello di presiedere e portare avanti le attività del Comitato Resistenza e Costituzione, istituito con Legge Regionale n. 7 del 22 gennaio 1976 quale organismo “che attua, promuove e sostiene attività dirette a diffondere e valorizzare, rimeditandolo nella sua operante attualità, il patrimonio storico, culturale e politico della Resistenza antifascista in Italia e nel mondo cui le popolazioni piemontesi hanno dato un alto contributo e sul quale sono fondati i principi della Carta Costituzionale”.
I valori della resistenza sono i valori della nostra democrazia, così come l’hanno creata i padri costituenti, e sono quanto mai attuali nel panorama contemporaneo, che pur essendo molto diverso da quello che hanno vissuto i nostri nonni poco più di 70 anni fa, ha però ancora un indiscusso bisogno di ritrovarsi intorno a valori e sentimenti comuni, che continuino a farci crescere come comunità.
Proprio i valori di libertà, giustizia e coesione sociale sono alla base delle Proposte di Legge da me presentate come primo firmatario in questi ultimi anni e che intendo portare avanti con determinazione nel corso del mandato: Iniziamo con la più recente, la PDL che istituisce lo Psicologo di Base territoriale, una figura che opera in collaborazione con la medicina convenzionata (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali) attraverso compiti di cura primaria, capace di identificare precocemente le problematiche emotive a carattere evolutivo e gestisce i problemi di adattamento che caratterizzano il normale ciclo della vita delle persone. Una figura quanto mai essenziale soprattutto in questo periodo post-pandemia, in cui le problematiche causate da due anni di situazione emergenziale stanno esplodendo soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione, in particolare tra i giovani.
A proposito di giovani, ritengo molto significativa la Proposta di Legge che istituisce una “Dotazione per l’Autonomia dei Giovani”: un istituto sperimentale che consisterebbe in un’erogazione monetaria diretta ogni anno a tutte le persone che compiono la maggiore età, residenti in Piemonte, alle condizioni stabilite dalla legge. Si tratterebbe di uno straordinario strumento di equità intergenerazionale, utile soprattutto in un contesto come quello del nostro paese e della nostra regione, dove la ricchezza è sempre più sbilanciata verso le fasce più anziane della popolazione e dove l’accesso al credito per le giovani generazioni è sempre più complicato, rendendo difficile e spostando nel tempo il raggiungimento di una condizione di indipendenza.
A proposito di comunità e coesione sociale, vorrei ricordare la Legge sulle Cooperative di Comunità, che è già stata approvata ma manca ancora di un regolamento che la disciplini e la renda concretamente attuabile. Una iniziativa che mira a favorire il lavoro, la cura e la permanenza delle persone nelle aree più marginali della nostra regione, come le periferie delle città o le valli montane soggette a spopolamento.
Sempre legato a questo, vorrei ancora citare un argomento che mi sta molto a cuore, quello trattato dalla PDL “Norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo.” Una legge pensata per promuovere il governo sostenibile del territorio, risorsa essenzialmente non rinnovabile la cui disponibilità e peculiarità devono rimanere costanti per non pregiudicare la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni, controllando l’estensione delle aree urbanizzate e favorendo quale alternativa azioni per il ripristino della naturalità e permeabilità dei suoli, anche in ambito urbano e periurbano.
Un ultimo inciso, che forse è il più importante, vorrei farlo sulla questione della parità di genere. Se come politica, soprattutto a livello di Partito Democratico, abbiamo negli ultimi anni fatto un grande sforzo per consentire alle donne parità di accesso alle cariche amministrative, a livello di istituzioni regionali siamo ancora in difficoltà. Per questo ho presentato una Proposta di Legge che istituisce la parità di genere nell’accesso agli incarichi di nomina regionale. Una proposta che mira ad invertire il trend che da anni continua ad essere palesemente sbilanciato verso la componente maschile, e che relega le donne ad essere una minoranza nelle nomine della Giunta e del Consiglio. Una norma di civiltà che mira a porre fine ad una situazione incresciosa ed incomprensibile.

Daniele Valle

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