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FORMAZIONE, RICERCA, INNOVAZIONE NATA A TORINO L’IMPRESA DEL FUTURO

By 23/11/2022No Comments

Politecnico, Regione e Finpiemonte Partecipazioni hanno prefigurato la Città dell’Aerospazio – Il progetto si avvale di committenti che dialogano con il mondo accademico, per dar vita allo sviluppo di piccole e medie imprese – Un ecosistema di 350 aziende che guarda alla realtà e prospettive aeronautiche ed aerospaziali e lavora per superare la crisi del comparto manifatturiero

Il Politecnico di Torino e la Regione Piemonte attraverso il suo braccio per il partenariato pubblico-privato, Finpiemonte Partecipazioni, hanno realizzato verso la fine del 2021 uno studio di Pre-Fattibilità della Città dell’Aerospazio. Una città di cui il territorio regionale necessità per realizzare una manovra di politica industriale a favore del segmento delle piccole e medie imprese che operano nel settore aerospaziale. Le aree oggetto dell’intervento sono baricentriche rispetto al sistema trasportistico, nella disponibilità degli stakeholder dell’iniziativa ed urbanisticamente idonee ad ospitare le funzioni previste. Il progetto gode di un fortissimo commitment istituzionale, del mondo accademico e dei grandi players privati, oltre che di tutto il mondo delle piccole e medie imprese del settore.
L’iniziativa si compone di 12 sotto-progetti, funzionalmente autonomi, ma pensati per creare un’ecosistema dell’aerospazio all’interno del quale possano fondersi sinergicamente i temi della Formazione, della Ricerca, dell’Innovazione e dell’Impresa, non trascurando gli aspetti culturali, turistici e di promozione sociale.
Gli investimenti complessivamente previsti ammontano ad oltre un miliardo di euro, tra opere civili, impianti tecnologici e ricerca di base ed avanzata.
Del resto la Regione Piemonte è tra le prime in Italia per tradizione, competenze e presenza di un numero di aziende (oltre 350), soprattutto PMI, che per qualità e quantità coprono praticamente tutta la filiera del settore aeronautico ed aerospaziale. Oltre metà di questo fabbisogno è finanziabile con fonti private e/o con strumenti di Partenariato Pubblico Privato, attivabili anche grazie ai contributi pubblici a valere sul PNRR e/o a quelli disponibili sul Fondo Complementare al PNRR e/o sul Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale (PRRI) dell’Area di Crisi industriale complessa di Torino.
Particolarmente rilevante per il mondo PMI è il Sotto-Progetto n.ro 3, il quale prevede la creazione di un’infrastruttura multifunzionale atta ad ospitare l’insediamento di incubatori/acceleratori, start-up e di PMI del segmento aerospaziale e delle tecnologie innovative.
In base alle prime valutazioni l’operazione richiederebbe investimenti intorno ai 26 milioni di euro e potrebbe essere strutturata attraverso un PPP tra gli enti istituzionali e Leonardo, anche utilizzando veicoli societari già esistenti. Buona parte dei fondi, infatti, sono reperibili mediante la razionalizzazione di alcune società partecipate ad oggi esistenti e scarsamente valorizzate. Tale progettualità indubbiamente vuole favorire lo sviluppo delle PMI insediate e la ricerca, pur tuttavia mantenendo una autosostenibilità economico/finanziaria, tale da generare una redditualità attesa al 4%. Nel medio periodo pertanto, soddisfatto l’interesse pubblico e saturate le superfici disponibili, i partecipanti al PPP potrebbero valorizzare l’opera mediante la dismissione ad investitori di mercato. La nuova infrastruttura consentirebbe l’insediamento nelle aree storiche di C.so Marche di oltre 50 PMI, accorciando la filiera con i loro partner strategici ivi già insediati ed innescando un processo virtuoso di sviluppo che renderebbe più facile l’avvio degli altri sotto-progetti della Città dell’Aerospazio. Del resto l’iniziativa può divenire facilmente un driver di trasformazione e rivitalizzazione di una porzione della Città di Torino ad oggi poco vivace e a rischio di desertificazione imprenditoriale e abitativa.
Il Sotto-Progetto n.3 e in generale tutta l’infrastruttura della Città dell’Aerospazio sono elementi essenziali per promuovere attivamente l’economia del territorio e farla deviare da quella traiettoria discendente, così come lo è l’evoluzione della produttività del lavoro e dell’occupazione. Osservando infatti il biennio pre-covid si può notare come il PIL regionale evidenzi un ritardo non soltanto nei confronti delle regioni settentrionali più virtuose (Lombardia, Veneto ed Emilia) ma accusi un netto distacco anche rispetto al Lazio e sia di poco superiore a quello della Campania.
Il nostro territorio necessità di iniziative volte allo sviluppo nel breve termine a partire dalle competenze presenti: la capacità di innovare è sempre stato un tratto saliente dell’economia piemontese, proprio a partire da inizio secolo con l’aeronautica. In generale, con riferimento all’innovazione, nel 2018 (periodo pre-pandemia) il Piemonte si è aggiudicato il primato di regione con la quota più alta di imprese con almeno una tecnologia 4.0 pari al’11,8% del totale (+3,4 punti percentuali rispetto alla media nazionale).

Francesco Zambon
Presidente Finpiemonte Partecipazioni