CULTURA

L’Italia in 24 ore si tinge di blu. Giorgia Meloni vince, Letta lascia

By 29/09/2022No Comments

Primo scoglio da superare: manovra da trenta miliardi da inserire nel Bilancio di Previsione con l’aiuto di Draghi – Una destra moderna alleata della Nato

Elezioni del 25 settembre 2022. In ventiquattr’ore è cambiato il volto del nostro Bel Paese, l’Italia si è dipinta di blu, colore del pensiero unico della maggioritaria Giorgia Meloni, unica reale vincitrice di queste tormentate, elezioni. Il PD, per ammissioni dei suoi stessi dirigenti, ha perduto terreno, Enrico Letta ha già annunciato che non si ricandiderà alla segreteria del partito, fagocitato dal “fuoco amico”, tipico di questa incoscienza sociale in questi lunghi anni ha caratterizzato la politica italiana; Giuseppe Conte ha messo fieno in cascina per l’immediato futuro del rifondato Cinque Stelle, che diventa così il terzo partito; Matteo Salvini, si perde in se stesso e nella sequenza fissa “parole, parole” che non hanno mai espresso un progetto; Silvio Berlusconi, a 86 anni, ha vinto la sua battaglia personale; Calenda e Renzi tentano step by step di salire con difficoltà i gradini delle politica parlamentare.
Giorgia Meloni, che dovrebbe essere nominata da Sergio Mattarella prima donna italiana premier – ed è opinione comune che questo avvenga – dovrà superare il primo scoglio: entro sessanta giorni, dovrà affrontare la prima responsabile formulazione del Bilancio di Previsione con il premier uscente Draghi e il ministro Franco, per assicurare all’Italia una manovra da trenta miliardi che eviti al nostro Paese una ulteriore débâcle. Per il bene di tutti: degli italiani, dell’Europa, anche in prospettiva del dialogo costruttivo e atlantista che “Sono Giorgia” dovrà instaurare, grazie soprattutto dell’appoggio di Mario Draghi all’Onu.
C’è quindi da augurarsi che queste ipotesi, suffragate però dalla recente realtà, venga realizzata nella certezza che l’Italia ha bisogno di alleanze certe, di dialoghi sicuri, non di sgambetti e trappole politiche, che negli ultimi anni hanno svilito lo stesso concetto di politica e gettato altro sconforto nel popolo degli astensionisti.
Ci sembra opportuno che la stessa Meloni, in un’ottica geopolitica che non esclude alcuna nazione, dovrà dimostrare che le sue dichiarazioni di appartenenza alla sfera politica occidentale sono tese a dimostrare che la destra italiana targata 2022, non ha nulla a che vedere con la storia nefasta del passato.
Ecco perché questa Donna dovrà prevenire e combattere ogni forma di estremismo criminale, assicurare la crescita economica, abbassare le tasse all’industria, alle piccole imprese; aiutare la cultura, che in questi anni ha subito pesanti “distrazioni”, aiutare la Scuola, che deve tornare ad essere fornita di docenti preparati e di classi di studenti educati e rispettosi, all’inglese; partecipare con maggior convinzione alle ricerche internazionali sui cambiamenti climatici; sburocratizzare la macchina amministrativa e giudiziaria italiana; prendere le distanze dall’aggressione armata della Russia, aprire le porte a coloro che fuggono dalle guerre a dalla miseria, dalla siccità, dalla fame, assicurando loro accoglienza umana.
Un elenco infinito delle negligenze italiane. Il Leporello di Mozart e Da Ponte intonerebbe ironicamente: “Madamina, il catalogo è questo”.
Ci vorranno anni. Sì, sappiamo che non sarà facile, ma l’Italia non può attendere che il mondo ci crolli addosso, in tutti i sensi. E’ ora di vivere nel nostro mare della tranquillità. Almeno per quanto è possibile.

TNW