
Le 25 strutture artistiche natalizie restano accese – L’impegno di Comune, Fondazioni, Iren e Torino Musei
“Luci d’artista”: il futuro di Torino si accenderà di nuove luci?
Sembra proprio di sì. Questo è almeno l’impegno del Comune di Torino e in particolare dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia. E intanto, le venticinque installazioni artistiche allestite per la XXIV edizione di Luci d’Artista, che avrebbero dovuto spegnersi la notte del 9 gennaio, resteranno accese fino a domenica 27 febbraio 2022.
“Abbiamo deciso di prolungare l’accensione delle Luci d’Artista fino al 27 febbraio per offrire a un numero maggiore di persone l’opportunità di ammirare il nostro Museo di luce, sottolinea con un’espressione poetica, Rosanna Purchia. L’Amministrazione, inoltre, si sta impegnando per rendere permanenti un numero sempre maggiore di opere affinché Torino sia riconosciuta come Città delle luci”.
La mostra di opere d’arte contemporanea propone uno speciale percorso che permette al pubblico di cogliere le diverse visioni poetiche espresse dai ‘lavori’ realizzati da artisti accomunati dall’attrazione per la luce.
L’iniziativa, promossa dalla Citta di Torino, è realizzata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, la sponsorizzazione tecnica di IREN, il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Novità di quest’anno la partnership con Fondazione Torino Musei.
Nata nel 1998 come esposizione di installazioni d’arte contemporanea realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano, dal 2018 “Luci d’Artista” si è arricchita di un percorso culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere.
Le ‘Luci’ che continueranno a illuminare la città sono: Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale;
Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti in via Monferrato; Tappeto Volante di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese). Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina.
Giardino Barocco Verticale di Richi Ferrero, leggere emissioni luminose in via Alfieri 6 – The Number 6 (antico Palazzo Valperga Galleani); L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso nella Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello, globi illuminati in via Roma; Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa nella Galleria San Federico Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento; Piccoli Spiriti Blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto; Doppio passaggio (Torino) di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Lagrange; Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla cupola Mole Antonelliana; segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; Concerto di Parole’ di Mario Molinari in piazza Polonia; Vento Solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale; Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche; Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica; My noon del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12; Ice Cream Light della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio; Noi , di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia
Redazione TNW