
La vicesindaca Michela Favaro, è categorica: “La Città ha sottoscritto un protocollo con Prefettura, Regione, associazioni e sindacati – La sicurezza sul lavoro e il presidio di controllo sui fondi del Pnrr
Le deleghe che le ha conferito il Sindaco, Legalità, Patrimonio, Personale e Appalti, regolano una parte essenziale della vita della Città. E’ un impegno improbo. Con quale animo ha già affrontato i singoli problemi?
Vivo il ruolo che mi è stato conferito dal Sindaco con entusiasmo e spirito di servizio. Quando il Sindaco mi ha chiesto di essere la sua vicesindaca è stata una emozione grande, mi sono resa conto che sarebbe stato un ruolo molto importante, di responsabilità. Avendo condiviso il progetto politico di Stefano Lo Russo, non ho avuto dubbi ad accettare: sono molto convinta del progetto per il bene della nostra città.
Quanto l’aiuta la dialettica giuridica nel rapporto non sempre facile con il Personale?
Non è solo una questione di dialettica giuridica, perché possiamo avere le idee migliori del mondo ma senza il personale adeguato non riusciamo a realizzare alcun progetto. Abbiamo in primo luogo effettuato una ricognizione dei fabbisogni da parte dei diversi assessorati, dipartimenti e divisioni e poi abbiamo riattivato alcuni concorsi che erano stati interrotti. Ad esempio è stato indetto un concorso per 100 impiegati di categoria C (amministrativi), che sono poi diventati 200 visti i tassi di pensionamento, di cui nei giorni scorsi c’è stato l’inserimento in pianta organica. Entro l’anno assumeremo anche geometri e dirigenti.
Il patrimonio di Torino merita cure particolari per preservarlo e al tempo stesso rinnovarlo. Quali difficoltà la preoccupano di più?
Più che difficoltà vedo sfide e occasioni di rilancio. L’utilizzo e la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Città sono fondamentali e la Città può favorire gli investimenti a partire dalle trasformazioni urbane. Il patrimonio immobiliare della nostra città va valorizzato con progetti innovativi, coraggiosi e visionari.
Legalità e Appalti sono i temi cruciali del suo mandato. In questi settori quanto incide la sua cultura e la sua visione morale?
La cultura della legalità non ha colore politico ed è imprescindibile. Abbiamo bisogno di diffondere una cultura della legalità soprattutto tra le nuove generazioni. Sul fronte tecnico la Città ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Prefettura, Regione Piemonte e altre associazioni di categoria e organizzazioni sindacali per intensificare in modo più automatico i controlli, in particolare sui cantieri. È chiaro che, oltre alla sicurezza sul lavoro, il focus in merito alla legalità è sui fondi del Pnrr: per evitare che ci siano delle infiltrazioni criminali negli appalti è importante controllare tutta la fase di esecuzione, dunque anche i subappalti. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro che avrà un ruolo di presidio e di rafforzamento dei controlli sulla legalità con particolare riferimento al Pnrr.
Lei ha lavorato nel mondo delle multinazionali, Iveco, Fiat, dagli anni ’90. Come è cambiata, se è cambiata, la sua vita professionale rispetto al ruolo di pubblico amministratore.
In questo momento sono in aspettativa dal lavoro come legale interno in una società del gruppo Iveco. Sono sposata e ho due figli. Il lavoro da vicesindaca è molto impegnativo. Lavorare al servizio della città dove sono nata e cresciuta è stimolante e si guarda e si vive il quotidiano con uno sguardo più attento e con una visione più collettiva.
Come riesce a conciliare la sua vita privata con impegni politici così gravosi ?
La conciliazione è molto difficile ma sono fortemente sostenuta dalla mia famiglia.
Gianni Maria Stornello