CULTURA

La “Petite Messe Solennelle” in Cattedrale San Giovanni omaggio alle vittime della viltà

By 23/03/2022Marzo 28th, 2022No Comments

Il capolavoro di G. Rossini nella versione originale per Soli, Coro, due pianoforti e armonium. Sul podio il M° Sonia Franzese – Sabato 26 marzo ore 21

In un momento assolutamente drammatico, in cui a noi tutti abitanti di questo tormentato pianeta non resta che sperare nella fede, l’Accademia della Voce del Piemonte, auspice il suo direttore artistico M° Sonia Franzese, ha pensato di dedicare, sabato 26 marzo ore 21, a tutte le vittime dell’Ucraina che combattono per la salvezza della loro patria, l’esecuzione originale della Petite Messe Solennelle di G. Rossini, nella cattedrale di Torino, in cui si conserva la Santa Sindone che avvolse il corpo martoriato di Cristo.
Una scelta musicale, che condividiamo, commossi, grazie alla quale desidereremmo che i fedeli che si accingono ad ascoltare le pagine sacre di Rossini, dessero un personale contributo alla grande causa umanitaria dell’Ucraina in guerra; di una guerra mai pensata, tanto meno voluta e che mai ci saremmo aspettata. Un piccolo aiuto, da consegnare a Don Carlo Franco, rettore del Duomo San Giovanni, per essere devoluto ai fratelli ucraini di Torino che ospiteranno amici e congiunti profughi.
La Petite Messe Solennelle, scritta nel 1863 dal geniale compositore di Pesaro, prevede che i solisti cantino alcune parti insieme con il Coro, come se Rossini volesse rendere la fusione delle voci un elemento sacrale di comunione, di unità.
Dopo la pandemia, la guerra che investe Kiev e le altre città dll’Ucraina, rende difficile ogni attività umana, crea apprensione, paura. Persino fare musica, che pure da sempre unisce uomini e donne, diventa arduo. Si suona e si canta con l’animo ferito. Ma bisogna pensare che altri non possono più né suonare né cantare, giovani donne e uomini che per la loro nobile tradizione hanno sempre adorato gioire insieme. Bisogna darsi coraggio pensare alla loro sventura ed “entrare” nella musica rossiniana con la convinzione che il Bene, alla fine, preverrà.
Per la “Petite Messe”, un cast collaudato di artisti che amano donarsi alle più intime emozioni. Solisti, il Coro Sinfonico Reine Stimme fondato da Sonia Franzese, pianisti, saranno diretti da un’artista che compie il Suo personalissimo percorso musicale e culturale con grande saggezza e consapevolezza di ciò che vuol dire trasmettere attraverso se stessi, le emozioni del compositore. Musica e canto, binomio essenziale della nostra esistenza.
La “Petite Messe”, che Rossini definì “un peccato di vecchiaia”, scritta dopo lo “Stabat mater”, è stata concepita inella struttura classica, ma di grande originalità armonica, tra musica sacra e musica profana, forse gli elementi che ne hanno determinato la popolarità e la sua consacrazione nell’ampio cielo della musica colta.
Si ascolteranno quindi il Kyrie, il Gloria, Credo, Offertorium, Santus, O Salutaris Hostia, e Agnus Dei, composti per la sua villeggiatura a Passy, nei pressi di Parigi.
Un messa che fu scritta per “dodici cantori, tanti quanti sono i dodici apostoli” e per la quale, Rossini nella pienezza della sua fede, ebbe quasi a scusarsi scrivendo a Dio una “lettera aperta”: «Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta, sacra, quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso».
Ecco vorremmo che anche i musicisti giovani sentissero la stessa umiltà che il grande compositore Rossini, sentiva nello scrivere la sua “benedetta musica”.

ar.ca.

Leave a Reply