AMBIENTE

L’appello per il clima di Giorgio Parisi VI Nobel italiano per la Fisica

By 21/10/2021Ottobre 27th, 2021No Comments

Professore emerito alla Sapienza di Roma
Insignito del Premio assieme a Manabe e Hasselmann

Il fisico Giorgio Parisi: 2021, un anno da Nobel

Il fisico teorico italiano Giorgio Parisi, 73 anni, nato il 4 agosto 1948, di origini umbre, piemontesi e siciliane, è stato insignito del Premio Nobel “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici da scala atomica a scala planetaria”. E’ il sesto Premio Nobel italiano per la fisica.
Gli altri due “Nobel” 2021 sono il giapponese Syukuri Manabe e il tedesco Klaus Hasselmann.
Parisi, a gennaio, è stato tra i firmatari dell’appello di un gruppo di scienziati che ha denunciato, con il presidente del Cnr, Massimo Inguscio come “nel dibattito politico la ricerca fosse uscita dai radar del Recovery Fund”.
Giorgio Parisi, subito dopo l’assegnazione del Nobel, ha detto: “È chiaro che per la generazione futura, dobbiamo agire ora in modo molto rapido contro i cambiamenti climatici”. Metà del Nobel è stata assegnata in quote di un quarto ciascuno al meteorologo e climatologo giapponese, 90 anni, e all’oceanografo e modellatore climatico tedesco, 89 anni, per “la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale”.

Il primo nel 1909 è Guglielmo Marconi con il tedesco Karl Ferdinand Braun “in riconoscimento del loro contributo allo sviluppo della telegrafia senza fili”.
Nel 1938 tocca a Enrico Fermi “per la sua dimostrazione dell’esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”.
Nel 1959 il riconoscimento va ad Emilio Gino Segrè e allo statunitense Owen Chamberlain “per la loro scoperta dell’antiprotone”.
Nel 1984 è la volta di Carlo Rubbia con l’olandese Simon van der Meer “per il loro contributo decisivo al grande progetto che ha portato alla scoperta delle particelle W e Z, comunicatori di interazione debole”.
L’ultimo prima di Parisi, nel 2002, è Riccardo Giacconi, genovese naturalizzato statunitense, “per i contributi pionieristici all’astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”

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