
Abbiamo chiesto al Presidente di Finpiemonte Partecipazioni, Francesco Zambon, di ridisegnare la mappa tra realtà e futuro nello Spazio – 350 aziende ad alta tecnologia per l’aeronautica con “Leonardo” a Caselle e Cameri e la costante crescita delle startup una realtà nel cuore dell’Europa che ama le sfide – Regione Piemonte, Politecnico di Torino e Leonardo in sintonia con i ruoli di Finpiemonte Partecipazioni e dell’Ente Spaziale Europeo
Il sistema economico regionale piemontese, ed il suo capoluogo in particolare, vivono un periodo di transizione che, a partire dalla crisi del 2008, ha determinato una perdita del suo peso relativo rispetto alle regioni più dinamiche del nostro Paese, per non parlare di quelle europee.
Per stimolare il rilancio del pil regionale, risulta fondamentale spingere la manifattura industriale, e nello specifico, quella ad alto contenuto tecnologico.
L’aerospazio vanta una tradizione consolidata sul Piemonte, soprattutto a Torino, dove già nei primi anni del secolo scorso l’industria dei grandi motori costituiva un’eccellenza mondiale, ed oggi si estende a tutte le aree della filiera aerospaziale, che includono aeronautica, propulsione e spazio.
Nel settore aeronautico, in particolare, le competenze riguardano l’ingegneria, la costruzione e la componentistica del velivolo, compresi gli aspetti elettrici ed elettronici, l’avionica, i sistemi di bordo, i sistemi di decollo e atterraggio, le lavorazioni meccaniche, i materiali, la simulazione, le prove di volo e la certificazione.
Lo spazio ricopre una vasta area di attività quali: i sistemi spaziali, i payload, le infrastrutture in orbita e per l’esplorazione spaziale, i satelliti scientifici, i sistemi di terra, la simulazione degli ambienti extra-terrestri.
ll settore aerospaziale piemontese, sia nel campo aeronautico con aziende controllate da “Leonardo” con importanti centri a Caselle e Cameri, sia nel settore spaziale, sta mostrando una crescita costante; attualmente la filiera aerospaziale conta più di 350 aziende sul nostro territorio.
Al fine di valorizzare questo patrimonio di know how manifatturiero, tecnologico e di ricerca, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e Leonardo, attraverso un processo di concertazione che ha visto convergere tutti i principali stakeholder del Territorio, sia pubblici (il Comune di Torino in primis) che privati (Thales Alenia e Avio Aero, oltre al mondo delle PMI rappresentato dal Distretto Aerospaziale Piemonte) hanno condiviso la necessità di concepire un’infrastruttura in grado di favorire il progresso di questo segmento significativo dell’economia regionale.
Un luogo fisico che contribuisca a rigenerare un’area consistente del territorio di Torino dove possano trovare vicendevole supporto le Grandi Aziende, le Piccole Medie Imprese, i principali attori della ricerca (Politecnico e Università degli Studi di Torino).
Questa iniziativa, comunemente nota come Città dell’Aerospazio, include 12 sotto-progetti funzionalmente autonomi, ma pensati per creare un’ecosistema dell’aerospazio all’interno del quale possano fondersi sinergicamente i temi della Formazione, della Ricerca, dell’Innovazione e dell’Impresa, non trascurando gli aspetti culturali, turistici e di promozione sociale.
Gli investimenti, pubblici e privati, complessivamente previsti ammontano ad oltre un miliardo di euro, tra opere civili, impianti tecnologici e ricerca di base ed avanzata. E’ stata attribuita priorità a due dei sottoprogetti. Per il primo sottoprogetto 1 “Leonardo”, attraverso la sua società di procurement e di asset management, Leonardo Global Solution S.p.A. (L.G.S. Spa), ha formalizzato nell’autunno del 2022 con il Politecnico di Torino un comodato gratuito cinquantennale del fabbricato cd “37” che sarà oggetto di revamping anche attraverso i fondi concessi dalla Regione Piemonte, pari a circa 15 milioni di euro e consentirà di sviluppare attività di ricerca coordinate con partner privati leader mondiali di settore, afferenti all’innovazione nel campo della mobilità aerea, della sostenibilità dei trasporti e dell’esplorazione del Sistema Solare.
Sulla rampa di lancio anche il sotto-progetto 3, la cd “Casa delle PMI”, un’infrastruttura multifunzionale (con uffici di varia metratura, laboratori condivisi ed aree comuni) atta ad ospitare l’insediamento di PMI del segmento aerospaziale e delle tecnologie innovative. In Piemonte operano in questa filiera produttiva oltre 300 piccole e medie imprese che generano complessivamente oltre un miliardo di euro di fatturato annuo e danno lavoro ad oltre 6.000 addetti.
Si tratterà di un investimento complessivo da oltre 40 milioni di euro che per ristrutturare l’esistente immobile, il cd fabbricato “27”, attualmente di proprietà di LGS che potrebbe essere conferito in un veicolo societario ad hoc, al fine di realizzarne la rifunzionalizzazione. Oltre a LGS, dovrebbero essere partner dell’iniziativa Finpiemonte Partecipazioni (la società per i partnenariati pubblico privati della Regione Piemonte) e la CCIAA di Torino oltre ad altri investitori privati.
L’insediamento presso questa struttura moderna ed avanzata consentirà alle PMI d’interfacciarsi con i Big Players dell’aerospazio che storicamente hanno sede in corso Marche.
La presenza dell’ESABIC, l’incubatore di start-up aerospaziali, promosso e gestito dal Politecnico di Torino sotto l’egida dell’Agenzia Spaziale Europea (E.S.A), sarà fondamentale per stimolare la circolazione della ricerca.
L’incubatore, infatti, ha iniziato la sua attività nel 2022 ed ha già incubato 17 imprese promettenti.
Per quanto concerne le fonti di finanziamento, oltre alla prevista attivazione di risorse di natura pubblica, la novità degli ultimi mesi è rappresentata dalle importanti risorse (platfond di oltre 170 milioni di euro complessivi sul territorio nazionale) messe a disposizione dalla Banca Europea degli Investimenti (B.E.I) che, in sinergia con i fondi resi disponibili dal P.N.R.R sui cd Programmi Urbani Integrati (i P.U.I a supporto dei Comuni dell’area metropolitana), potranno coprire gran parte delle fonti necessarie per la messa a terra gli investimenti necessari.
Intorno a questi 3 pilastri potranno poi svilupparsi gradualmente tutti gli altri sotto-progetti, molti dei quali – sia attraverso i fondi del PNRR che attraverso il coinvolgimento possibile delle Fondazioni di origine bancaria presenti sul Territorio – sono già in fase di studio avanzato e potranno essere avviati nel 2024.
La Città dell’aerospazio sarà in grado di generare importanti ricadute positive in termini di esternalità di medio- lungo periodo a carattere sociale ed ambientale. L’analisi condotta dal Distretto Aerospaziale Piemonte con il supporto di Finpiemonte Partecipazioni ha quantificato in circa 3,2 Miliardi di euro per quanto riguarda gli aspetti legati agli effetti degli investimenti in ricerca e innovazione; circa 2.500 posti di lavoro aggiuntivi nel perimetro dell’indotto dell’iniziativa (pari a +45% degli attuali); circa 70 nuove imprese innovative nel settore dell’aerospazio; 200.000 nuovi visitatori annui attratti dallo Space Center e dal nuovo polo museale (in grado di generare oltre 25 Milioni di euro annui di ricadute economiche sul territorio); 3,5 GWh/anno di risparmio energetico (monetizzabili in circa 4,1 Milioni di euro annui) oltre a più di 17.000 addetti impiegati per la realizzazione dell’infrastruttura e circa 5.000 addetti necessari alla sua manutenzione nel corso della sua vita utile.
Francesco Zambon