CULTURATURISMO

Torino, tennis spaziale. É Zverev il grande maestro

By 22/11/2021No Comments

Turismo e città strapiena – Il tedesco, 24 anni, impone la sua classe – I problemi organizzativi per il futuro – Ciclismo: si guarda al „Giro d’Italia“

Dallo sport, Torino e il suo comprensorio hanno sempre tratto linfa vitale per lo sviluppo turistico e culturale, oltre che sotto il profilo delle infrastrutture. Un forte impulso viene storicamente dalle due squadre di calcio che, specialmente in occasione delle Coppe, calamitano in città folle di appassionati. Ma sono i grandi eventi a imprimere la svolta, a far detonare la passione e il business. Non a caso furono le Olimpiadi invernali del 2006 a “reinventare” Torino, a farla rinascere, conoscere e apprezzare nel mondo.
Adesso che la spinta propulsiva dei Giochi si è parecchio affievolita, siamo alla ricerca di un nuovo entusiasmo. E le Atp Finals, il galà di fine stazione che raggruppa gli otto campioni più vincenti del tennis e incorona il Maestro assoluto, si sono rivelate vetrina ideale. Una settimana di esibizioni ad altissimo livello che ha riproposto dal 14 al 21 novembre la faccia bella di Torino. E’ un evento che non svanisce e durerà nel tempo, si ripeterà per altri quattro anni. Per ottenerlo, è stato importante il lavoro diplomatico a livello di amministrazione e di federazioni: un successo di squadra che si calcola abbia fruttato al territorio un ritorno economico di oltre cento milioni.
Sullo splendido campo realizzato al PalaAlpitour si sono sfidati il numero 1 del mondo, il serbo Novak Djokovic, e i suoi sudditi: in ordine di punteggio Atp, il russo Danil Medvedev, il tedesco Alexander Zverev, il greco Stefanos Tsitsipas (sostituito dopo la prima gara dal britannico Norrie), l’altro russo Andrey Rublev, l’italiano Matteo Berrettini, il polacco Hubert Hurkacz, il norvegese Casper Ruud. L’unico azzurro inserito nel ghota del tennis, Berrettini, ha vissuto un dramma personale dovendosi arrendere a un infortunio muscolare agli addominali. Costretto al ritiro dopo il primo set perso con Zverev, ha tentato un miracoloso recupero. Senza successo: contro Hurkacz nella seconda giornata al suo posto è scesa in campo la riserva Jannik Sinner, che nel primo match ha incantato il pubblico, poi è stato battuto da Medvedev.
I favori del pronostico per le Finals erano tutti per Djokovic, premiato all’inizio per la settima volta con la coppa destinata al tennista più vittorioso nei tornei stagionali. Il serbo ha ringraziato, in corretto italiano, per l’affetto che Torino gli ha riservato. “Amo l’italia per la sua storia, la sua cultura e il suo grande cuore; mi sento un po’ italiano”. Poi si è perso in semifiinale, sconfitto a sorpresa da Zverev, 24 anni, olimpionico di Tokyo, la grande stella delle Finals torinesi. Zverev ha completato il capolavoro battendo in finale (6-4, 6-4) il russo Medvedev, n° 2 al mondo, e conquistando il titolo di Maestro. Sul piano tecnico, l’evento torinese è stato un successo, sotto il profilo organizzativo (la gestione dei biglietti) c’è parecchio da rivedere per le future edizioni.
Un altro grande appuntamento sportivo porterà l’anno prossimo Torino alla ribalta. E’ il Giro d’Italia, l’evento più seguito e amato a livello popolare, quello che attira le folle ai bordi delle strade e cattura l’entusiasmo. Il Giro numero 105 abbraccerà la città sabato 21 maggio al termine della frazione Santena-Torino, una tappa impegnativa di 153 km con un dislivello complessivo di 3.470 metri, che rende le difficoltà paragonabili a quelle di un tappone alpino.
La carovana dei ciclisti affronterà un primo tratto pianeggiante fino a Cheri, poi è previsto un circuito (da affrontare due volte) che prevede la salita al Colle della Maddalena e dopo Moncalieri lo strappo insidioso di Santa Brigida, poi il percorso cittadino che si snoderà ai piedi della Gran Madre e la salita al Colle di Superga.
Sarà la quarantaduesima volta che il Giro d’Italia fissa un traguardo a Torino. E saranno trascorsi appena 12 mesi da quando la città ospitò la cronometro d’apertura della corsa rosa, per celebrare i 160 anni dell’Unità d’Italia. Anche il ciclismo, ormai, è un traino sicuro per le ambizioni di rilancio del Piemonte.

Piero Bianco

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